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Il Centro Storico


"Vico", dal latino “vicus” per villaggio, fu fondata nel 970 dallo Schiavone Sueripolo che, al soldo dei Bizantini, aveva liberato il Gargano dai pirati saraceni che ne avevano fatto il loro rifugio.  Tuttavia le testimonianze della presenza dell'uomo nella zona risalgono al Neolitico e sul promontorio del Gargano sono stati scoperti circa 200 luoghi di sepoltura paleocristiani. Un sito importante che merita una visita è l'Ipogeo di Monte Pucci.  Luogo di antiche origini, Vico del Gargano conserva nel suo territorio resti archeologici di inestimabile valore.


Durante l'alto medioevo il paese subi numerose incursioni e molti saccheggi.  Dopo aver conquistato il Gargano, i Normanni costruirono il primo castello a Vico nel secolo XI e nel 1167 la chiesa di San Pietro fu costruita extra-moenia, ovvero fuori dalla citta su un colle detto Tabor.  Nel 1240 il castello di Vico fu ampliato dall'imperatore Federico II di Svevia e poi nel 1292 Teodisco de Cuneo doto Vico di un notevole sistema difensivo costituito da mura fortificate con una ventina di torri di avvistamento che inglobavao gli originari quartieri di Civita e Terra.


Nel 1495 Ferdinando II d'Aragona dono il feudo di Vico a Galeazzo Caracciolo, che si era distinto per la cacciata dei Turchi da Otranto.  Nel secolo XVII il feudo passo alla famiglia Spinelli e l'arrivo di numerosi coloni dalmati portarono alla creazione del terzo quartiere, Casale, che venne edificato all'esterno aggrappandosi alle mura della cittadella.


Il centro storico di Vico del Gargano è composto dai quartieri “Terra”, “Civita” e “Casale”.  Le prime due, racchiuse dentro le mura fortificate con le quattordici rimanenti torri di avvistamento, rappresentano la parte più antica del centro storico.


Il quartiere “Terra” e forse noto come tale perche costruito e abitato da coloro che, invitati da Sueripolo, si insediarono nel centro urbano essendosi precedentemente dispersi tra le frazioni e le terre intorno a Vico.  Il quartiere "Casale", invece, occupa la zona collinare sotto Terra e Civita e risale al secolo XVII.


Il Casale, sebbene in gran parte il quartiere "più nuovo" di Vecchio Vico, parte di esso risale a tempi molto precedenti.  Secondo leggenda, sarebbe stato costruito da emigranti cristiani illiri che sbarcarono sulle spiagge di San Menaio.  L'unica traccia di questa presenza a Vico e il nome slavo del tratto del corso d'acqua Asciatizzi che scorre sotto Casale: "u rekh" che in slavo significa "il fiume".


Il centro storico di Vico vanta un'architettura organica in stile mediterraneo che ben si adattava alle esigenze di base e difensive dei popoli che lo costruirono.  Tra i più grandi del Gargano, è senza dubbio uno dei centri storici più suggestivi e pittoreschi, non solo sul promontorio del Gargano, ma anche di tutta la Puglia.  Questo grazie a numerosi tratti caratteristici: il Castello Normanno-Svevo-Aragonese; la Chiesa Matrice dell'Assunta e altre chiese; le strade strette e tortuose che si diramano l'una sull'altra a spina di pesce; le piazzette ei passaggi coperti.  E in alcuni casi strade casuali sono attraversate da una serie di archi che servono a sostenere gli edifici che uniscono tra loro. 



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Le casa, costruite l'una contro l'altra, in maniera organica  secondo il suolo roccioso, avevano una grotta o stalla al piano terra, vani d'abitazione ai piani superiori, piedd' (scale esterne), caratteristici camini, cucin' monacesch' (cucine monacali dove due minuscole finestre fiancheggiano il camino), portali di pietra spesso crestate; edicole votive religiose.

 


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L'olio d'oliva e gli agrumi sono da secoli pilastri dell'economia tipicamente agricola e pastorale del comune garganico.  Non mancano i trappeti (antichi frantoi) scavati nella roccia sotto le abitazioni della vecchia Vico, il più notevole, e sicuramente da visitare, è il Trappeto Maratea.


Le caratteristiche architettoniche di questo suggestivo centro storico sono ancora in gran parte intatte e forniscono ai visitatori un'opportunità fotografica praticamente dietro ogni angolo.  Quindi, non è un caso che Vico del Gargano sia stato inserito nella lista dei "Borghi più belli d'Italia" e, in fatti, classificata al quinto posto nella classifica dei borghi piu belli d'Italia per 2022.




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